Solo chi non vuole vedere non vede che abbiamo varcato la soglia di un’epoca nuova in cui prevarranno creatività, socialità e discontinuità.
Assisteremo ad un ritorno della crescita economica basata sui beni relazionali, culturali ed ambientali, vero motore dello sviluppo.
La sostenibilità costituisce oggi un tema di riflessione importante che porterà a modificare profondamente la nostra vita.
Non dobbiamo però pensare ai “sostenitori della sostenibilità” solo come strani individui che se ne vanno tra le foreste ad abbracciare alberi.
La sostenibilità è sempre più un concetto olistico che impatta sulla qualità della vita; una dimensione dell’eccellenza che ogni persona cerca nel suo percorso, non lineare, di vita e di consumo.
Eccellenza di un bene o di un servizio può essere la performance funzionale, l’estetica, l’innovazione, la visibilità, la socializzazione, oggi anche e soprattutto la sostenibilità.
La sostenibilità diventa dimensione dell’eccellenza nel momento in cui risponde ad un bisogno fisico ed emotivo dell’individuo, alla costante ricerca di ben-essere, in equilibrio tra il piacere derivante dal consumo - mai demonizzato ma sempre ponderato - e l’etica della consapevolezza degli effetti del proprio agire.
La sostenibilità è un concetto olistico perché passa trasversale a valori in forte crescita: socialità, emozionalità e sensorialità.
La città è sempre più il luogo privilegiato della socialità, anche se nata virtualmente in rete viene esercitata realmente negli spazi urbani, in cui si incrociano tecnologia ed estetica, etica e condivisione, creatività e dono.
Da qui l’esigenza di preservare l’ecosistema urbano.
Nella rinnovata attenzione ad una creatività responsabile e consapevole trovano poi spunto il design, la moda, la cultura e tutti quegli attori del mercato che fanno della loro capacità di suscitare emozioni la loro ragion d’essere.
Lo standard qualitativo di un bene o servizio sarà sempre più basato su un concetto di emozione sostenibile, capace di generare un punto di equilibrio tra il lusso e il basic, equilibrio che è già stato definito lusso necessario.
La sostenibilità è una dimensione di questo lusso necessario perché qualità irrinunciabile affinché il bene o servizio risponda alla domanda sempre più forte di gratificazione, comfort, in una sola espressione, già enunciata, qualità della vita.
La sostenibilità è anche un modello di vita e di consumo che si realizza attraverso una logica RI: riusare, riciclare, ridurre, rispettare, in una parola sola rinnovare.
Il mondo, il nostro paese, hanno bisogno di innovazione, ci sono enormi possibilità per fare cose nuove, la sostenibilità indica la direzione per nuovi percorsi.
giovedì 26 marzo 2009
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1 commento:
Caro Alessio, è sempre un piacere leggerti...
Ho provato a cercarti in pausa pranzo, quando vuoi io sono qui.
Ciao
Matteo Prospero
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