sabato 4 ottobre 2008

buoni prodotti per brave persone


Scandali alimentari, provenienze incerte, ingredienti occultati, etichette criptate, certificazioni non certificate, qualità squalificate, promesse dimenticate e, più di ogni altra cosa, troppa avidità.

E' tempo di tornare all’età dell’innocenza e comunicarla. Come fa Innocent Drinks.

Perché torna inarrestabile, nel food più che altrove, la nostalgia per i valori di una volta: il cibo come verità, il cibo come fonte di bene-essere, il cibo come un amico da frequentare.


Cosa chiede il mercato? Moltissima trasparenza, verificabile possibilmente in rete.

C’è domanda di tracciabilità vera. C’è voglia di trasparenza estrema. In Germania già l’85% dei consumatori “pretende” la formula porte aperte per le aziende del food. Sapere da dove vengono effettivamente gli alimenti diventerà sempre più importante. Intanto è boom dei documentari e libri denuncia che smascherano le malefatte dei big player.

L’equazione è banale e per questo difficile: fai bene e dimostrerai di saper fare bene.

Il business del futuro, iniziato ieri, è la capacità di generare profitto economico, sociale e ambientale: chi riesce a garantire tutte e tre le cose (ri)conquisterà il consumatore scettico.


Esempi virtuosi: Migros punta sul vasto programma Engagement per ispirare fiducia e credibilità; Dole Organic sulla trasparenza e tracciabilità online tramite codici su ogni singolo prodotto (sul sito dedicato il consumatore può scoprire il dietro le quinte compreso il trattamento riservato ai lavoratori), lo stesso servizio viene offerto dalla giapponese Ishii Food (fin dal 2001) e dalla tedesca Iglo per gli spinaci surgelati (verifica esatta della provenienza); Ritter Sport e Bahlsen su opere di misericordia e beneficenza caritatevole (charity label: we care); Bionade (claim: bevanda uffi ciale per un mondo migliore) su fairness e sostenibilità (anche locale) a 360°; Katjies (dolciumi) e Wiltmann (salumi) sulla formula open factory che consente ai consumatori di seguire in ogni momento tutte le fasi di produzione (la stessa McDonald’s propone ora in molti paesi la formula porte aperte con visite tutto l’anno dietro prenotazione online); Heritage Foods su autenticità (i cosiddetti True Heritage Turkeys) tracciabilità (certificazione numerata) e trasparenza online (allevamento con web cam 24 ore su 24); Innocent Drinks (io li adoro) su un buonismo sincero ed etico.
(fonte http://www.nemolab.it/)

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