domenica 6 gennaio 2008

nulla da aggungere

Spesso ci troviamo di fronte a casi di "greenwashing": brand che si nascondono dietro progetti di image branding per celare la loro "greenness".

I progetti di cause related marketing sono spesso esempio di "greenwashing", in alcuni casi no.

Innocent smoothies è un brand estremamente "cool but nice", ormai già da alcuni anni affermato su diversi mercati nord europei. Fenomeno nato in Inghilterra (quota di mercato ora al 62%), esportazioni in Irlanda, Francia Olanda, Belgio.

Promessa del brand - che ha riscosso un
successo enorme - sono la naturalità 100% frutta della composizione, l’innovazione di prodotto e lo sviluppo di un pack assolutamente originale, fun e eco - friendly (PLA bottle). Nel periodo invernale, prossimo alle vacanze natalizie, un certo numero di bottiglie vengono vendute con un cappellino di lana sul tappo in negozi selezionati: per ogni bottiglia venduta vengono donati 50p al Age Concern "the UK's largest charity working with and for older people". I consumatori sono inoltre invitati a realizzare e donare cappellini fatti con le loro mani.

E' evidente come molte aziende potrebbero ripetere operazioni simili ma sarà sempre e solo "greenwashing" se non sono aziende con un posizionamento così strategicamente rilevante come è
innocent.

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